Dai poverissimi del Sudditalia (2019)

Le valigie sulla porta di casa

mi fanno stridere e contorcere

questo non è un viaggio di piacere

ci sarebbe piaciuto partire in virtude e qualcosa in più

ma dalle colonie del Sud è sempre più difficile

improvvisare nuovi numeri da circo

una madre con due mani e due piedi

un figlio se lo perde sempre dietro per strada

a fare i saltimbanchi lo spettacolo d’arte può virare al peggio

e Berlino o Londra ci si gelano nella bocca parole intirizzita la lingua

quando Bari non può tenerti con sé e vorrebbe ma non può,

è un amante appassionato senza partito né casa,

quando ci appressiamo nell’anno del Signore 2019

alle stazioni o agli aerei del low cost

quando la frustrazione si è cronicizzata in un broncospasmo

e capisci che i medici non ti metteranno mai più le mani addosso

nessuno dalle colonie del Sudditalia è stato mai sciocco

da credere in un qualsiasi reddito di sopravvivenza

stiamo emigrando dalle nostre terre di ulivi ammalati, dicono,

le lasciamo ai latifondisti che vivono nascosti in

certi circoli viziosi o virtuosi poco importa

se incontro un Re lo riconosco senza taggarlo

e declino spesso la sua elemosina

non è creanza farsi trovare in perenne nudità

o in stato di fame di sete o di qualsiasi altra urgenza

non vi basterà la beneficenza.

Daniela Del Core@2019

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