Quando non mi rispondi lo so
non mi stai ascoltando sei lontanissimo in una galassia parallela
a far quadrare i conti, non tornano,
e avevi ragione nel dirmi Non capisci nulla di nulla,
totalmente assente a me stessa
dimenticata su un letto di ospedale in una camera bianca
con le pillole centellinate sul comodino riesco a sentire come
non accada nulla in questa poesia
non si vada da nessuna parte
non si spicchi il volo non fiorisca il giglio
non si scenda per le scale e non si giri a destra
non si rispetti il distanziamento sociale
c’è un po’ di tosse nei fazzoletti di carta cestinati a bella vista
perché è una di quelle poesie in cui ci si ammala d’estate, è ammalarsi per finta,
non rotolo sul materasso neppure mi giro
non c’è movimento alcuno solo uno sbattere d’occhi annacquato il vino rosso di Manduria mi ricorda mio nonno andato
non c’è aria in questa stanza spoglia e la finestra è chiusa, la tapparella abbassata per metà, leggo alcune insegne, muovo gli occhi almeno,
non mi era mai capitata una come questa, che non vuole decollare, non vuole partire come uno dei tuoi pseudo film horror che mi propini la sera, non ci faccio soldi, non ci faccio audience, non ci faccio.
Daniela Del Core@2025
